Quanti sono i santi di Puglia? Una moltitudine tra patroni, compatroni, protettori. Il paradiso di cui potevano aver bisogno gli uomini e le donne c’è tutto nella capillare rete protettiva, utile sì per l’aldilà ma ancor più necessaria per l’al di qua, di santuari, chiese, cappelle a presidio di città e campagne, boschi e grotte, mare e corsi d’acqua. Vi sono venerati vescovi e martiri, religiosi e asceti, mistici, “anargiri”, ausiliatori, “militari”, predicatori. Ognuno con la propria “personalità” giovane o matura, l’abito specifico, il segno e l’attributo che lo rendono immediatamente riconoscibile. E non si può dire che siano distratti: a chi mostra fede e devozione e con abbandono confida nel loro potere, il pellegrinaggio al santuario e la visita alla sacra immagine sono ricompensati con l’esaudimento e la guarigione dei mali fisici e spirituali propri e dei propri cari, come dimostrano le tavolette votive su cui è narrato l’episodio mentre in alto, nella luce divina e tra nubi dorate, appaiono uno o più santi, o la Vergine, artefici del miracolo. ...
così si esprime Francesco Di Palo, ruvese di nascita, giornalista pubblicista., autore di numerosi saggi e monografie, tra cui “Sacralità domestica, Santi in terracotta tra ottocento e novecento”, ieri presente a Turi insieme all’espositore ed organizzatori e gli addetti stampa, per l’inaugurazione di una Mostra itinerante allestita nella Chiesa di Sant’Oronzo, dal tema appunto “Devozione domestica” Santi in terracotta tra Ottocento e Novecento nella Collezione Vestita”
La mostra, che rimarrà aperta dal 28 aprile al 28 giugno, nei giorni di venerdì-sabato.domenica dalle 15 alle 20, grazie all’impegno dell’Associazione Bersaglieri di Turi, espone una molteplicità di (altro…)
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